Antiquarium di Torre Cimalonga, Scalea

il territorio : quadro storico il territorio di scalea è delimitato dalla Serra Limpida, prolungamento occidentale del Pollino e la pianura attraversata dai fiumi Lao e Abatemarco. La zona, caratterizzata da un'ampia spiaggia, è stata sottoposta ad un fenomeno di regressione marina modificandone l'assetto geomorfologico. Nel XVIII sec. lo scoglio di Torre Talao era circondato dal mare e all'inizio del XX secolo era collegato alla terra ferma da una sottile striscia di terra. Le ricerche archeologiche realizzate nella zona hanno messo in luce la presenza di insediamenti umani occupati già a partire dal Paleolitico Medio e Superiore come testimoniano i rinvenimenti effettuati nelle grotte di Torre Talao datati d'epoca musteriana. Solo a partire tra il VII e VI secolo a.C. la zona viene occupata dagli insediamenti degli Enotri popolo italico stanziato nell'Italia meridionale in età arcaica. proprio al VI sec. a.C. risale un centro abitato enotrio individuato in località Petrosa . alla fine V sec. a.C. la zona venne occupata dai Lucani, popolo di stirpe sannita. Risalente alla fase Lucana, è un nucleo di sepoltura ritrovato in località Foresta dove sono stati rinvenuti vasi a vernice nera tipici del periodo ellenistico. In questa fase si formarono agglomerati e fattorie collegati con Laos, la città Lucana individuata nella attuale Marcellina. Dopo la seconda guerra punica, a partire dalla fine del III sec. a.C., i Lucani abbandonarono il territorio che cadde sotto il controllo dei Romani; questi ultimi qui impiantarono grandi villae sia residenziali che produttive. Tracce di ville romane datate I-II sec. d.C. sono state scoperte in località Fischìa, compresa tra via Lauro e via Lao, in piazza XX Settembre e nelle località Colostani e S. Angelo di scalea. Nella tarda età imperiale ( IV sec. d.C.) le ville residenziali vennero convertite in ville di produzione, cioè vere e proprie aziende dove venivano trasformate in prodotti agricoli.